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L’UE prevede di eliminare gradualmente le caldaie alimentate a combustibili fossili entro il 2040

2024-01-12
Il Parlamento Europeo e il Consiglio hanno provvisoriamente deciso di eliminare le caldaie a combustibili fossili entro i prossimi 20 anni. Questo fa parte di un piano più ampio per migliorare l’efficienza energetica delle infrastrutture. La European Heat Pump Association (EHPA), la principale organizzazione per le pompe di calore in Europa, ha espresso il suo sostegno a queste iniziative.

Il Parlamento europeo e il Consiglio sono sul punto di raggiungere un accordo formale per eliminare gradualmente le caldaie alimentate a combustibili fossili entro il 2040. Questa decisione fa parte di un piano più ampio per aumentare l'efficienza energetica negli edifici in tutta Europa.

 

Secondo la Commissione Europea, se questo accordo otterrà il sostegno ufficiale, i sussidi per l'installazione di caldaie a combustibili fossili termineranno entro il 2025. Inoltre, gli edifici pubblici dovranno avere zero emissioni in loco entro il 2028, e tutti gli altri tipi di edifici lo faranno. devono soddisfare questo standard entro il 2030.

 

L'Associazione europea delle pompe di calore (EHPA), con sede a Bruxelles, che sostiene le pompe di calore come soluzione primaria per il riscaldamento e il raffreddamento entro il 2030, ha espresso la sua approvazione per questo piano. Il segretario generale dell’EHPA, Thomas Nowak, ha sottolineato che stabilire una data definitiva per porre fine al riscaldamento a combustibili fossili negli edifici europei fornisce una guida vitale per i consumatori e apre un percorso chiaro per il settore del riscaldamento. Ha sottolineato che investire nella tecnologia delle pompe di calore è ora una decisione sicura e orientata al futuro.

 

Nowak ha inoltre affermato che l'adozione di questa politica da parte del Parlamento europeo e del Consiglio potrebbe portare alla creazione di migliaia di posti di lavoro in Europa.

 

Gli Stati membri avranno il compito di sviluppare leggi per applicare la direttiva sulla prestazione energetica nell'edilizia, come affermato dalla Commissione europea. Questa direttiva è una componente chiave degli sforzi dell'Unione Europea per ridurre le emissioni di carbonio nelle sue infrastrutture, con gli edifici che rappresentano il 40% del consumo energetico della regione.

 

Wopke Hoekstra, commissario del Consiglio europeo per l'Azione per il clima, ha osservato che la tecnologia per il riscaldamento e il raffreddamento ecocompatibile degli edifici è già disponibile. Tuttavia, è necessario un business case più convincente per incoraggiare il rinnovamento delle infrastrutture obsolete. La direttiva mira ad affrontare questo problema mobilitando finanziamenti aggiuntivi e stimolando le catene del valore dell'edilizia.

 

Inoltre, la Commissione europea ha affermato che la direttiva include una disposizione per garantire che gli edifici siano pronti per la tecnologia solare a partire dal 2027, poiché si prevede che diventi una caratteristica standard.

 

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