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I ricercatori della Tennet, Università di Twente, Paesi Bassi, hanno condotto una valutazione finanziaria, tecnica e ambientale quinquennale di fotovoltaico integrato nell'edificio (BIPV) farade e ha scoperto che i sistemi funzionavano meglio del previsto.
Il team di ricerca ha analizzato le prestazioni dei pannelli fotovoltaici verticali rivolti a sud, est e ovest per il periodo 2018-2023. Questi valori delle prestazioni sono stati poi confrontati con i tradizionali sistemi fotovoltaici sui tetti "orientati in modo ottimale".
Tutti i sistemi fotovoltaici sono stati modellati utilizzando Modello di prestazione dell'array fotovoltaico Sandia (SAPM) e dati meteorologici della città di De Bilt nei Paesi Bassi centrali. Per tutti gli involucri sono stati utilizzati pannelli Silevo Triex-U300 Black da 300 W. Per calcolare le diverse matrici studiate sono stati utilizzati i prezzi spot del mercato elettrico olandese del giorno prima.
In particolare, gli accademici hanno analizzato il valore economico, ambientale e tecnico realizzato dai sistemi. La prima metrica misura il valore economico dell'energia fotovoltaica rispetto al prezzo medio di mercato, mentre la seconda metrica misura quanto inquinamento il sistema fotovoltaico riduce producendo energia pulita invece di utilizzare combustibili fossili. L'ultimo indicatore si riferisce al grado di integrazione del sistema fotovoltaico con la rete e alla misura in cui vengono soddisfatte le esigenze energetiche locali.
L'analisi mostra che le zone PV sud, est e ovest riducono le emissioni di CO2 di 1.725, 1.492 e 1.335 kg per kW, mentre la zona di riferimento con impostazioni ottimizzate dei moduli PV riduce le emissioni di CO2 di 2.434 kg per kW. Il fattore valore per la zona PV ottimizzata scende a 0,73 nel 2023 rispetto ai livelli del 2018, mentre i fattori valore per le zone PV est e ovest sono rispettivamente 0,87 e 0,84.
"Vediamo un declino nel fattore valore del PV nel tempo, anche se questo declino è più lento di quanto previsto nella letteratura scientifica", hanno affermato gli scienziati. "È interessante notare che il PV della facciata orientale e occidentale mostra tassi di declino inferiori e sono quindi più efficienti economicamente rispetto al PV orientato in modo ottimale. Ciò suggerisce che le deviazioni dalla direzione ottimale stanno diventando sempre più attraenti".
Gli scienziati concludono che incentivi pubblici per l'energia solare dovrebbe essere preso in considerazione per implementare un mix più ottimale di inclinazione e orientamento del fotovoltaico. Hanno affermato: "L'integrazione dei pannelli solari sui pannelli riduce lo stress sulla rete perché ha un rapporto di autoconsumo più elevato e un picco di immissione inferiore rispetto al fotovoltaico orientato in modo ottimale".
I loro risultati sono stati pubblicati sulla rivista Energy and Buildings in “Fotovoltaico sugli edifici: una valutazione finanziaria, tecnica e ambientale”.
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