Verso la sostenibilità: l'India aggiunge il 10% di dazio all'importazione sul vetro solare

2024-08-09

Questa settimana, Nirmala Sitharaman, ministro delle finanze dell'India, ha presentato il bilancio dell'Unione per l'anno fiscale 2024-25 alla Lok Sabha. Un punto saliente degno di nota è stato l'attenzione rivolta al potenziamento del settore delle energie rinnovabili, in particolare dell'energia solare, e le misure strategiche proposte per incrementare la produzione manifatturiera nazionale.


Proposte chiave di bilancio


Il bilancio delinea un cambiamento significativo nelle normative sulle importazioni per il settore dell'energia solare. In particolare, propone di rinunciare al dazio doganale di base (BCD) su macchinari e utensili selezionati utilizzati nella produzione di celle e moduli solari. Questi articoli, che in precedenza erano soggetti a un dazio doganale del 7,5%, ora saranno importati esenti da dazi. Si prevede che questa modifica ridurrà i costi operativi per i produttori di celle e moduli solari.

Inoltre, la tempistica per le esenzioni dai dazi all'importazione è stata estesa al 31 marzo 2026 per materiali specifici utilizzati nella produzione di wafer di silicio, fogli di EVA (etilene vinil acetato) e filo di rame piatto per nastri fotovoltaici. Questa estensione fornisce una gamma più ampia di materiali importabili per il settore.


Nuovi dazi all'importazione su vetro solare e interconnessioni in rame stagnato


Nonostante le favorevoli normative sulle importazioni, è stata introdotta una notevole eccezione. A partire dal 1° ottobre, il vetro solare, un componente essenziale nella produzione di celle o moduli solari, sarà soggetto a un dazio doganale del 10%. Analogamente, le interconnessioni in rame stagnato, essenziali per la produzione di celle o moduli solari, saranno soggette a un dazio doganale del 5% da ottobre.

Il ministro delle finanze ha giustificato questa mossa sottolineando le forti capacità di produzione interna dell'India sia per il vetro solare che per le interconnessioni in rame stagnato. Come parte di questa modifica, le esenzioni doganali esistenti per questi componenti saranno interrotte.


Modifiche alle esenzioni doganali per le apparecchiature per l'energia rinnovabile


In linea con queste modifiche, l'esenzione dai dazi doganali per i regolatori di energia attiva (AEC), essenziali per la produzione di inverter per sistemi di energia rinnovabile, terminerà il 30 settembre.


Supporto continuo per la produzione di batterie


In una nota positiva per il settore della produzione di batterie, le esenzioni BCD per parti e materie prime utilizzate nella fabbricazione di celle agli ioni di litio sono state estese fino al 31 marzo 2026. Questa estensione include parti e componenti specifici essenziali per la produzione di batterie agli ioni di litio e pacchi batteria. Materiali chiave come litio, rame e cobalto continueranno a essere esenti da dazi doganali.


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