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L’UE approva ufficialmente la nuova direttiva sull’energia nell’edilizia

2024-04-16

L'Unione Europea ha ufficialmente approvato la Direttiva sulla prestazione energetica nell'edilizia (EPBD), un atto legislativo fondamentale volto a ridurre le emissioni e il consumo di energia negli edifici. Tale approvazione, data sia dal Consiglio Europeo che dalla Commissione Europea, vedrà la direttiva presto pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione e successivamente emanata nelle settimane successive. Gli Stati membri sono tenuti a integrare questa direttiva nelle loro leggi nazionali.

 

Secondo la EPBD, i paesi dell'UE dovrebbero eliminare gradualmente i combustibili fossili per il riscaldamento degli edifici e aumentare gli impianti di energia solare, adattando al contempo i loro approcci ai contesti nazionali. Un recente annuncio della Commissione europea ha evidenziato che tutti i nuovi edifici devono essere "solar ready", in linea con lo standard solare dell'UE ratificato dal Parlamento europeo a marzo.

 

Inoltre, la direttiva impone l'obiettivo di ridurre il consumo di energia negli edifici in tutta l'UE, considerando le condizioni uniche di ciascuno Stato membro.

 

Gli stati membri dell'Unione Europea sono tenuti ad attuare strategie per ridurre il consumo medio di energia primaria negli edifici residenziali del 16% entro il 2030 e del 20%-22% entro il 2035. Per gli edifici non residenziali, la direttiva impone una ristrutturazione del 16% degli edifici meno efficienti entro il 2030 e del 26% entro il 2033. Sono consentite esenzioni per alcune categorie di edifici, come strutture storiche e case vacanza.

 

Kadri Simson, commissario europeo per l'Energia, ha sottolineato l'importanza di migliorare l'efficienza energetica degli edifici come fattore cruciale per raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica dell'UE e promuovere l'indipendenza energetica. "Le ristrutturazioni sono investimenti per un futuro migliore", ha affermato Simson. Ha espresso fiducia nel fatto che la direttiva riveduta porterà un'ondata di ristrutturazioni in tutta l'UE, tenendo conto della diversità del patrimonio edilizio della regione.

 

L'EPBD introduce inoltre norme rigorose per le nuove costruzioni e gli edifici di proprietà pubblica, richiedendo zero emissioni di combustibili fossili in loco a partire dal 1° gennaio 2028. Questo requisito si estenderà a tutti i nuovi edifici entro il 1° gennaio 2030, anche se potrebbero esserci alcuni eccezioni. Inoltre, a partire dal prossimo anno, l'UE vieterà i sussidi per le nuove caldaie autonome a combustibili fossili.

 

La Commissione europea ha sottolineato che la direttiva sulla prestazione energetica nell'edilizia (EPBD) aiuterà i cittadini a riqualificare le proprie case fornendo supporto accessibile e opzioni di finanziamento. La direttiva impone la creazione di sportelli unici dove i cittadini possano ricevere una consulenza completa sulle ristrutturazioni edilizie. Inoltre, facilita le opzioni di finanziamento sia pubblico che privato per rendere queste ristrutturazioni più accessibili e realizzabili.

 

Il commissario europeo per l'Azione per il clima, Wopke Hoekstra, ha sottolineato il ruolo della direttiva nello stimolare i settori finanziario e dell'edilizia. "La nuova direttiva sulla prestazione energetica nell'edilizia contribuirà a mobilitare finanziamenti aggiuntivi e a stimolare le catene del valore dell'edilizia", ​​ha affermato Hoekstra. Ha espresso una visione collaborativa per aiutare i proprietari di case e le aziende a ristrutturare in modo efficiente, risparmiando così denaro e andando verso un futuro a zero emissioni nette.

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